giovedì 15 dicembre 2011

COME DIMAGRIRE BENE

La dieta è l’organizzazione di più razioni alimentari nel tempo, ossia le abitudini alimentari di una persona.
L’alimentazione è l’assunzione di tutti i principi  nutritivi che servono per formare l’energia necessaria per compiere tutte le funzioni vitali dell’organismo e a rinnovare le strutture che vengono usurate nel tempo.
La quantità e la qualità degli alimenti si definiscono come razione alimentare.
Il vero “segreto” per dimagrire in salute e mantenere in seguito il peso ottimale è quello di imparare a mangiare correttamente.
Senza tutto questo qualsiasi dieta è destinata a fallire nel tempo.
Nella maggior parte dei casi non solo si riprende il peso di partenza, ma spesso si prendono dei chili in più.
Le diete a basso contenuto glucidico (pane, pasta, riso) inizialmente sembrano le più efficaci, perché determinano una rapida perdita di peso.
Questa perdita non è grasso corporeo, ma solo acqua, poiché i glucidi trattengono acqua in proporzione di circa 1:3.
Protratte nel tempo determinano una forte perdita proteica (muscoli) e in estetismi della pelle (pelle flaccida).
Un antico detto popolare insegna: “Fai colazione come un principe, pranza come un borghese e cena come un mendicante”.
Infatti un pasto serale abbondante fa in modo che nelle ore notturne il surplus calorico venga facilmente immagazzinato come grasso sottocutaneo, poiché il metabolismo del sonno è ridotto.
Anche le cattive abitudini alimentari fanno aumentare o mantenere l’eccesso di peso.
Ad esempio, per smaltire le calorie fornite da un cioccolatino (o da 3 caramelle o da 7 patatine fritte) un uomo di 70 kg dovrebbe percorrere a piedi circa km 1,7).

COSE DA SAPERE PER DIMAGRIRE IN SALUTE
I “brucia grassi” che non bruciano nulla come diuretici, sauna e lassativi, fanno perdere momentaneamente acqua e Sali minerali (sodio, potassio, cloro).
Tutto ciò porta disfunzioni cellulari, nervosismo, crampi muscolari e perdita di efficienza fisica.
Massaggi e idromassaggio possono solo aiutare nel recupero della fatica muscolare (smaltimento tossine), l’unico a perdere peso è il massaggiatore.
Tute sintetiche, possono causare irritazione della pelle.

COSA SUCCEDE ALL’INIZIO E DURANTE UNA DIETA DIMAGRANTE
Inizialmente la perdita di peso è notevole, poiché si perdono solo liquidi.
Successivamente il dimagrimento è reale.
Dopo qualche tempo si innesca il meccanismo difensivo, detto di “risparmio”, che porta ad avere un metabolismo basale con un consumo inferiore del 20%.
Se si dimagrisce lentamente è più difficile recuperare il peso perduto.
Più la dieta è drastica, più il meccanismo di “risparmio” si accentua.
Il consumo del grasso sottocutaneo porta alla formazione di corpi chetonici che tendono ad alzare l’acidità del sangue, questa correzione si ottiene ingerendo alimenti alcalini, soprattutto frutta e verdura. 
Quando si dimagrisce il grasso viene preso in maniera uniforme da tutto il corpo.
Si comincia a dimagrire dove il grasso è meno spesso, quindi dal petto in su.
Seguono pancia, fianchi, cosce e gambe.
Non esiste una possibilità di dimagrimento localizzato, nemmeno facendo attività fisica mirata, migliora solo il tono muscolare.
La dieta deve essere equilibrata, tutti i principi alimentari devono essere sempre presenti.

GRASSI
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Hanno funzione energetica. Veicolano le vitamine liposolubili quali A, D, E, K ed F, sono parte integrante dei fosfolipidi, cerebrosidi, colesterolo e di alcuni ormoni.
Hanno una funzione plastica nelle membrane cellulari.
Alcuni acidi grassi insaturi non sono sintetizzabili dall’organismo e devono essere assolutamente assunti con l’alimentazione.
I grassi devono essere il 25-30% del totale dell’energia, con prevalenza di quelli insaturi.
GLICIDI. Fondamentali per la funzionalità del Sistema Nervoso e dei globuli rossi.
Contribuiscono alla metabolizzazione delle proteine e alla eliminazione delle scorie azotate derivanti dalla utilizzazione delle proteine.
La loro presenza serve per contrastare l’acidità del sangue.
Devono essere presenti per il 55-60%, in prevalenza quelli complessi.
PROTEINE. Indispensabili per la rigenerazione dei tessuti.
Il surplus proteico va a formare il grasso sottocutaneo di riserva.
Una dieta iperproteica comporta acidosi del sangue, sovraccarico per reni e fegato e difficoltà digestive.
Devono essere presenti per 15-20%.
SALI MINERALI E VITAMINE. Coordinano le funzioni cellulari.
ACQUA. Per ottimo svolgimento delle reazioni biologiche ed aiuta ad eliminare i corpi che tonici.
Non fornisce calorie e bevuta durante i pasti contribuisce a dare un senso di sazietà.
Eliminare alcol.

CIBI ACIDOGENI
Carne, pesce, formaggi, cereali, grassi animali, tuorlo d’uovo, barbabietola rossa, bietole, spinaci, fragole, mirtilli, prugne, rabarbaro, caffè. Tè, cioccolata, cacao, aceto,
CIBI ALCALOGENI
Legumi, patate, latte, tutte le altre verdure e frutta, frutta secca, mandorle, nocciolo, uva, sesamo.
NEUTRI
Amido, burro, lardo, miele grezzo, olio, zucchero.

Ricordarsi che un po’ di attività fisica fa bene, troppa stressa e porta il pH del sangue in acidità.
Un’alimentazione acidificante protratta per lungo tempo determina, perdita del contenuto calcareo delle ossa, carie dentaria, anemia, deposito renale dei minerali, calcoli alla cistifellea, reni e ghiandole, disturbi della digestione, delle vie respiratorie e della pelle.
Se una dieta non è corretta i primi sintomi possono essere, nervosismo, insonnia, stanchezza fisica e psichica.

Concludendo dimagrire è facile, ma il difficile è mantenere il peso, quindi rivolgersi sempre ad uno specialista, mai fare il fai da te.

venerdì 16 settembre 2011

Congresso a Catanzaro il 29 e 30 settembre 2011

SARO' PRESENTE
IL 29-30 SETTEMBRE A CATANZARO
CONGRESSO  INTERNAZIONALE DELLA CHIMICA ORGANIZZATO DALLA UNIVERSITA’ MAGNA GRECIA DI CATANZARO
TITOLO “LA CHIMICA DELLA VITA: DA ALIMENTI FUNZIONALI A PRINCIPI ATTIVI”

MEDICINA PREDITTIVA E GENETICA


Oggi si sente parlare molto di prevenzione,  è l’insieme di interventi finalizzati ad impedire o ridurre il rischio (ossia la probabilità) che si sviluppino  determinate patologie, riducendo così morbosità, disabilità e mortalità.

La medicina predittiva si rivolge ad individui sani, è probabilistica ed individuale.
La vita media dell’uomo è di circa 80 anni, il suo potenziale massimo è di circa 120 anni.
Ognuno di noi alla nascita riceve un patrimonio genetico che è la nostra riserva funzionale che verrà consumato nell’arco della nostra vita.
La genetica è la scienza che studia i geni, l’ereditarietà e la variabilità genetica degli organismi.
Le informazioni genetiche sono nel DNA dei cromosomi e mitocondri..
La genetica è importante nel determinare l’aspetto e il comportamento dell’individuo, ma bisogna sempre considerare l’interazione con l’ambiente e le abitudini di vita, che possono alterare o influenzare i disordini genetici.
I fattori esogeni che possono influenzare l’attività dei nostri geni sono: l’alimentazione, le abitudini voluttuarie, l’attività fisica e i fattori psichici.
Ogni gene ha una collocazione specifica, la struttura però a volte può presentare variazioni (polimorfismi), senza dare luogo alla malattia, ma un’eventuale suscettibilità..
Fare un test genetico (si fa una sola volta nella vita) significa scoprire le eventuali suscettibilità a sviluppare una determinata patologia, ed oggi è molto importante invecchiare “bene”, garantendo performance psico fisiche migliori,  questo è l’obbiettivo della nuova medicina.
I test genetici sono da considerarsi come un servizio integrato e non solo come un’attività di laboratorio.

giovedì 31 marzo 2011

ARRIVA LA PRIMAVERA ….. COSA CI DICE LA BILANCIA ?

Con la bella stagione inizia “la corsa per perdere peso”, partendo dall’iscrizione in palestra, seguendo diete troppo rigorose, copiate dai giornali o prese a prestito dalle amiche.
Ma spesso i risultati durano poco, si confonde la perdita di acqua e massa magra con un vero e proprio dimagrimento, ed è per questo che, nella maggiore parte dei casi, dopo una discesa dell’ago della bilancia, si riprende il peso e spesso con il 10% in più.
Bisogna ricordare ai pazienti che in ogni essere umano ha un certo numero di adipociti e la perdita di peso non coincide con la loro eliminazione, ma si concretizza solo con il loro sgonfiamento.
Ed inoltre quando si prende in considerazione di iniziare un nuovo regime alimentare bisogna considerare se negli ultimi tempi il peso ha subito delle oscillazioni, e considerare l’eventualità di una positività a livello intestinale della candida albicans (Candia test).
Importante in fase di anamnesi, se non vi siano sonnolenza post prandiale, gonfiori addominali, flatulenza, cefalee.
Normalmente la candida convive con noi, è un fungo appartenente alla flora batterica “amica” che contribuisce alla digestione degli zuccheri mediante un processo di fermentazione.
Nella forma patologica diventa un parassita, la candidosi intestinale è quindi una forma di disbiosi, un’alterazione dell’equilibrio intestinale.
L’equilibrio della flora batterica intestinale è la premessa indispensabile per il buon funzionamento dell’intestino e la riuscita di una dieta.
E’ importante, quindi  imparare a mangiare in “modo giusto”,  escludere ciò che maggiormente crea un rallentamento del metabolismo,  con metodi naturali associati a trattamenti specifici (cavitazione, mesoterapia), con risultati eclatanti già dalle prime sedute.